È TEMPO di tornare a casa, di lasciarsi riconciliare con Dio. È il momento favorevole per accogliere la salvezza, con umiltà e con gesti concreti che esprimano il cambiamento interiore. Non esiste al mondo peccato che non possa essere perdonato se c’è un sincero pentimento.
Ma – dice il Vangelo – guardatevi dall’ipocrisia, dalla ostentazione, dalla convinzione di essere "a posto". Non gonfiatevi di orgoglio perché il Padre vede nel segreto e conosce ogni cuore.
Questo giorno di inizio della Quaresima è come uno scandaglio che scende a fondo nella coscienza e tira fuori la verità della nostra vita misurando la nostra miseria, ma soprattutto l’abbraccio del Padre misericordioso.
Elemosina, preghiera e digiuno toccano i tre aspetti del vivere umano: il rapporto con i fratelli, con il Signore e con noi stessi. All’amore di Dio, che viene prima di tutto, possiamo rispondere con la conversione. E la quaresima sarà il nostro itinerario spirituale verso la Pasqua. Affrontiamo un cammino di vera conversione con le armi della penitenza, il combattimento contro lo spirito del male.
Maria Teresa Magnabosco
Da: "La Domenica" del 25 Febbraio 2009.
Preghiera a Maria
" O Maria, figlia di Dio Padre, madre di Gesù, sposa dello Spirito Santo, tempio dell’unico Dio, ti riconosciamo come nostra sorella, meraviglia dell’umanità, portatrice di Cristo nella nostra vita, segno di speranza e di consolazione. Immagine ideale della Chiesa, rendici un cuor solo ed un’anima sola con te, per proclamare quanto grande è il Signore e riconoscere con gioia la sua presenza nel mondo.
A te, scelta da Dio per una missione unica nella storia della salvezza, consacriamo noi stessi, la nostra attività e la nostra esistenza. Riversa su di noi il tuo amore di madre, accompagnaci nel cammino della vita, sazia la nostra fame col pane della Parola e dell’Eucaristia, facci sperimentare la tua costante sollecitudine.Amen."
A te, scelta da Dio per una missione unica nella storia della salvezza, consacriamo noi stessi, la nostra attività e la nostra esistenza. Riversa su di noi il tuo amore di madre, accompagnaci nel cammino della vita, sazia la nostra fame col pane della Parola e dell’Eucaristia, facci sperimentare la tua costante sollecitudine.Amen."
(da Calendario liturgico Mariano,Edizioni Monfortane)
TEMPO DI QUARESIMA
Nella mentalità comune la Quaresima è considerata il classico tempo penitenziale, ma questa caratteristica non è primaria né tanto meno esclusiva. La Quaresima dipende essenzialmente dalla Pasqua, che per la sua massima importanza ha suggerito un periodo di preparazione attestatosi, dopo varie oscillazioni, sul numero di quaranta giorni. E' un numero simbolico molto significativo, ispirato ai quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto(e in tempi più lontani da Mosè sul monte Sinai) prima di iniziare il suo ministero pubblico.
Proprio in ossequio al digiuno effettivo di quaranta giorni(di domenica non si digiunava), la Quaresima fu anticipata nel rito romano al Mercoledì detto poi delle Ceneri. Anche oggi questa resta la data di inizio, mentre il rito ambrosiano ha conservato l'antico ordinamento. Il giorno conclusivo è il Mercoledì santo. Grande segno sacramentale è la Quaresima, già tempo di salvezza donata, pregustamento della grazia e della gioia pasquale, aurora che riceve la luce dal sole di Pasqua.
Concepita come un tempo di ascolto più frequente della parola di Dio, di più intensa preghiera e di digiuno per favorire l'incontro con Dio, la Quaresima fu scelta anche come preparazione dei catecumeni al battesimo(che avveniva, assieme alla Cresima e all' Eucarestia, nella notte di Pasqua) e quindi come periodo di penitenza per i peccatori pubblici che venivano riconciliati prima del triduo pasquale. Così tutta la Chiesa, accresciuta di nuovi figli con i peccatori pentiti e riconciliati, poteva partecipare in pienezza alla vittoria pasquale di Cristo sul peccato e sulla morte.
Oggi l'intero popolo di Dio nel suo itinerario verso la Pasqua rivive il ricordo del proprio battesimo, approfondendone il significato e rinnovandone gli impegni di fedeltà a Dio e di lotta contro il male. E, nello stesso tempo, si riconosce peccatore e penitente con opere di penitenza e di carità, pronto ad accogliere il perdono di Dio e la grazia di una vita nuova.
(Dal Messale)
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