Il Vangelo di oggi propone la chiamata dei primi discepoli come ce la racconta Giovanni. Egli propone una lettura teologica degli eventi della vita di Cristo. Questa chiamata, che nei Sinottici è incastonata nella vita ordinaria dei chiamati, qui è incorniciata fra i fatti del deserto. I discepoli sono seguaci del Battista, sono con lui nel deserto, sono persone in ricerca, ed è proprio il Battista che li consegna a Gesù, indicando Lui come il vero maestro da seguire.
Gesù all’inizio pone una domanda sconvolgente: «Che cosa cercate?», ed invita a prendere contatto con le parti più profonde di noi. Spesso ci si avvicina a lui per cercare qualcosa: senso della vita, gioia, pace, benessere interiore. Tutte cose legittime, ma che ci aiutano a cogliere quale sia la strada da compiere per arrivare alla domanda finale del Vangelo: «Chi cerchi?». Il cammino da fare non è di cercare qualcosa, ma di seguire Qualcuno più importante di ogni cosa. L’incontro con Gesù dà poi inizio ad una catena di grazie e di annuncio che coinvolge tutti. Il Battista lo indica ai discepoli, Andrea chiama Pietro e lo stesso farà Filippo con Natanaele. Ciascuno di noi ha ricevuto l’annuncio ed è chiamato a donarlo. Elide Siviero.
Gesù all’inizio pone una domanda sconvolgente: «Che cosa cercate?», ed invita a prendere contatto con le parti più profonde di noi. Spesso ci si avvicina a lui per cercare qualcosa: senso della vita, gioia, pace, benessere interiore. Tutte cose legittime, ma che ci aiutano a cogliere quale sia la strada da compiere per arrivare alla domanda finale del Vangelo: «Chi cerchi?». Il cammino da fare non è di cercare qualcosa, ma di seguire Qualcuno più importante di ogni cosa. L’incontro con Gesù dà poi inizio ad una catena di grazie e di annuncio che coinvolge tutti. Il Battista lo indica ai discepoli, Andrea chiama Pietro e lo stesso farà Filippo con Natanaele. Ciascuno di noi ha ricevuto l’annuncio ed è chiamato a donarlo. Elide Siviero.
Da: "La Domenica" del 18 Gennaio 2009.
Preghiamo con il Vangelo di oggi:
" Dopo aver chiamato i due discepoli di Giovanni una prima volta, Gesù li chiamerà nuovamente a seguirlo per sempre dopo che essi, in virtù del suo insegnamento, acquistarono la capacità di essere pescatori di uomini. «Venite e vedete», ha detto loro. Con il «venite», ha forse inteso esortarli alla pratica della vita evangelica, con il «vedete» ha inteso invece insegnare loro che la preghiera contemplativa, frutto del miglioramento dell’attività pratica, sarà possibile a tutti quelli che vorranno, perché deriva dalla loro perseveranza."
(Origene, Commento a Giovanni.A cura di Luigi Gambero)
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