Nella prima parte del Vangelo odierno troviamo una fioritura di nomi di persone e di luoghi a raccontare la trama di una storia che arriva da lontanissimo (dal cielo), ma che scende dal cielo ed entra nelle pieghe del tempo. Come se, partendo dall' eternità, l' obiettivo stringesse sempre di più fino a raggiungere quella creatura -Maria- che si preparava ad una vita normale e che accoglie invece la chiamata ad essere Madre di Dio. Il saluto dell' angelo è la proclamazione che Dio ama Maria e, in lei, tutta l' umanità. Lo Spirito la riempe (è la "piena di grazia") e compie in lei il miracolo della fecondità divina, di Dio eterno e altissimo che si fa uomo, fragile e nel tempo. Il turbamento di Maria - così umano- è la prima risposta che la fanciulla dà al Signore. La seconda è "avvenga per me secondo la tua parola" come a dire: io ho fiducia nel mio Signore tanto da rendere disponibile tutto di me. Quel Figlio nascerà e sarà grande e regnerà per sempre perché il nato da donna è l' eterno, l' atteso da secoli. Maria Teresa Magnabosco
Da " La Domenica" del 8 dicembre 2008
Preghiamo con il Vangelo di oggi:
Da " La Domenica" del 8 dicembre 2008
Preghiamo con il Vangelo di oggi:
"O Signore, che hai preparato Maria perché fosse la Madre di tuo Figlio, per la sua Concezione Immacolata, l' hai protetta da ogni peccato e dalle ferite del peccato. E' così che Lei fu capace di proclamare il "sì" della fede, dall' Annunciazione fino alla Croce. Quanto hai realizzato in Maria, Signore, é meraviglioso. Per questo, ti rendiamo grazie!"
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