Benvenuti!!

Gruppo Giovani Parrocchia San Giovanni Battista
Dove ci incontriamo? : Sala parrocchiale (locale accanto alla chiesa di San Giovanni. Sulla porta è affissa la scritta "Sala parrocchiale").

Quando ci incontriamo? : Il Sabato sera alle ore 20.00.


Parrocchia San Giovanni Battista

Parrocchia San Giovanni Battista
Indirizzo:Via San Biagio-MATERA-,75100(MT); Telefono: 0835/334182; Parroco: Don Domenico Falcicchio.

IL GRUPPO GIOVANI

IL GRUPPO GIOVANI
Da sinistra: Valerio, Imma, Nicola, (Giuseppe C. è in Seminario) Mariacristina, Flavia, Grazia, Flavia, Emanuele, Guido, Lucia, Carla, Marika, Daniela, Alessandra....( non siamo tutti!!)

Il Gruppo Giovani con l'arcivescovo

Il Gruppo Giovani con l'arcivescovo

mercoledì 31 dicembre 2008

RINGRAZIAMENTO DI FINE ANNO E "TE DEUM".


Grazie Signore!
(Riflessioni: d. Paolo Curtaz; “Omelie”, E.D.I. n.72)


Le feste si accavallano: appena appena smaltita la melassa natalizia con tutti i suoi riti consumistici (siamo sopravissuti ancorati alla fede?), eccoci al Capodanno che, anno dopo anno, insidia da vicino la popolarità del Natale, quasi come contraltare di una festa dai contorni poco chiari e paganeggianti; come dire: abbiamo pensato a Dio, adesso pensiamo a noi. Già: festeggiare il nuovo anno. Ma per cosa? Un anno che sapremo simile a quello appena trascorso, con le sue contraddizioni, le sue magagne, le sue guerre... che strano l'animo umano! Sempre pronto a lamentarsi, non può fare a meno di celebrare il rito della speranza e dell'augurio e di un futuro migliore a tutti i costi.

Ma per noi cristiani, ancora tutti affascinati dalla luce che è scesa a illuminare i nostri cuori, riempiti dalla gioia di un Dio che ci abita, l'inizio del nuovo anno acquista una coloritura tutta particolare, che riempie di significato la speranza di un anno nuovo. Un anno donato, per noi cristiani, un anno in più consegnatoci per realizzare in noi il progetto del Regno di Dio.

Dio dice del bene del tempo che ci dona, costruisce il bene dentro la nostra vita, ben sapendo che l'uomo ha continuamente bisogno della sicurezza della Sua presenza dentro il suo inquieto pellegrinare nella storia. Ecco perché la Chiesa celebra l'arrivo di un nuovo anno: per offrirlo a questo Dio che, solo, può riempirlo di significato.


Proponiamo ora l'inno del "Te Deum" per ringraziare il Signore delle gioie e dei dolori, dei momenti sereni e di quelli più ansiosi; esprimiamo il nostro rendimento di grazie verso Dio che, con l'amore di Padre, ci risponde: "Venite voi tutti che siete affaticati ed oppressi ed io vi risotrerò"(Mt 11, 28-29).



TE DEUM Versio latina lingua.

Te Deum laudámus: te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem, omnis terra venerátur.
Tibi omnes ángeli,
tibi cæli et univérsæ potestátes:
tibi chérubim et séraphim
incessábili voce proclamant:

Sanctus, Sanctus, Sanctus
Dóminus Deus Sábaoth.
Pleni sunt cæli et terra maiestátis glóriæ tuae.
Te gloriósus Apostolórum chorus,
te prophetárum laudábilis númerus,
te mártyrum candidátus laudat exércitus.
Te per orbem terrárum
sancta confitétur Ecclésia,
Patrem imménsæ maiestátis;
venerándum tuum verum et únicum Fílium;
Sanctum quoque Paráclitum Spíritum.

Tu rex glóriæ, Christe.
Tu Patris sempitérnus es Filius.
Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem,
non horruísti Virginis úterum.
Tu, devícto mortis acúleo,
aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, in glória Patris.
Iudex créderis esse ventúrus.
Te ergo, quæsumus, tuis fámulis súbveni,
quos pretióso sánguine redemísti.
ætérna fac cum sanctis tuis in glória numerári.

Salvum fac pópulum tuum, Dómine,
et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, et extólle illos usque in ætérnum.
Per síngulos dies benedícimus te;
et laudámus nomen tuum in sæculum,
et in sæculum sæculi.
Dignáre, Dómine, die isto
sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, miserére nostri.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos,
quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi:
non confúndar in ætérnum.




TE DEUM Versione in lingua italiana.

Noi ti lodiamo, Dio
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre,
tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo
il Signore Dio dell'universo.

I cieli e la terra
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli
e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode;
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico figlio,
e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria,
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre
per la salvezza dell'uomo.

Vincitore della morte,
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre.
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore,
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria
nell'assemblea dei santi.

Salva il tuo popolo, Signore,
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo,
lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore,
di custodirci senza peccato.
ia sempre con noi la tua misericordia:
in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore,
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza,
non saremo confusi in eterno.

lunedì 29 dicembre 2008

IL BAMBINO CRESCEVA E SI FORTIFICAVA, PIENO DI SAPIENZA.


SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE (28 DICEMBRE 2008).

L'odierna liturgia, presentandoci la santa Famiglia, ci obbliga a chiederci: che cos'è veramente la famiglia?
Una domanda che ci interpella con urgenza. Da come ci collochiamo rispetto alla famiglia, dipende il progetto di futuro della nostra società. Lasciamoci, dunque, interrogare dai testimoni che ci aiutano ad entrare nella celebrazione. Abramo, ormai vecchio, e la moglie Sara, anziana e sterile, sono in attesa di un figlio che garantisca una discendenza(I Lettura).
Ma, vista la condizione irreversibile dei due sposi, quale discendenza sarà mai possibile?
Tuttavia Abramo continua a credere che all'impotenza umana supplisce il Dio fedele. Così diventa padre non solo di Isacco, ma di una moltitudine. La lettera agli Ebrei(II Lettura) esorta ad avere fede, ad imitazione di Abramo, di Sara e di Isacco. Il loro credere è sorgente di sapienza ed infine di felicità. Nel Vangelo leggiamo che Giuseppe e Maria, in obbedienza alla legge giudaica, si recano al tempio per presentare a Dio il figlio Gesù. Simeone e Anna, nella semplicità del loro cuore, riescono ad intravedere il segreto di quel Bambino, luce e speranza anche per le nostre famiglie. Domenico Brandolino.
Da: "La Domenica" del 28 Dicembre 2008.


Preghiamo con il Vangelo di oggi:

" Signore, donami una giovinezza che va oltre gli anni della primavera, comunicatrice di gioia e di speranza. Signore, donami una maternità responsabile, capace di superare la mediocrità e l'indifferenza, la falsa pace e le illusorie sicurezze. Signore, donami una vecchiaia sapiente, come a Simeone e Anna, aperta e viva, che vede ciò che altri non vedono ancora. Maria, Madre del Salvatore che condividi le mie sofferenze, aiutami ad attendere con fiducia e speranza, la risurrezione." Madì Drello.

sabato 27 dicembre 2008

MESSAGGIO DI AUGURI

Caro gruppo giovani,
il 2008 oramai è giunto al termine e ci apprestiamo a vivere un 2009 ricco di sorprese, di gioie, di scoperte, di amicizie e di tante nuove esperienze.
Parlando proprio di esperienze che quest'anno abbiamo vissuto, le principali sono due: l'avvio per il secondo anno di seguito del gruppo giovani e l'ideazione del presente blog che ci permette di approfondire temi e di confrontare le nostre opinioni, costituendo un valido e ampio strumento di informazione e di comunicazione.
Il gruppo giovani è rinato dopo alcuni anni di assoluta assenza di questa componente nella nostra parrocchia e, in seguito ad una riunione con il parroco avvenuta agli inizi del 2008, ci siamo trovati intorno ad un tavolo nella sala parrocchiale a discutere dei più disparati temi ed argomenti.
Tale iniziativa che sembrava precaria e alquanto inconsistente si è rivelata invece duratura ed abbastanza condivisa nell'animo di tutti,al punto tale da farci giungere al secondo anno "associativo".
Quest'anno ,invece, abbiamo dato alla tradizionale "associazione"(come è chiamata da tutti noi) uno sprint più "tecnologico" ed innovativo, in quanto si è avvertita l'esigenza di creare uno spazio più ampio e di maggiore spessore per approfondire e per ampliare i temi dibattuti insieme nell'incontro settimanale che, per lo spazio limitato di una sola ora a settimana, risulta insufficiente.
E' nato dunque il blog www.giovanisangiovanni.blogspot.com che informa tutti i visitatori di quanto avviene nell'ambito della vita parrocchiale, puntando l'accento sulle attività portate avanti dal gruppo giovani. Un ringraziamento particolare per la realizzazione di questo spazio on line a noi riservato va a Giuseppe Santarsia che ha profuso nella costruzione di questo blog tutto il suo impegno e le sue doti.
Un ringraziamento particolare va a tutti noi, giovani, che ci sentiamo ancora in dovere di impegnarci nel nostro piccolo, nella nostra vita quotidiana, a diventare cittadini e uomini del domani alla luce dell'insegnamento di Cristo, "lampada per i nostri passi".
Infine mi preme ringraziare a nome di tutti coloro che, sacrificando parte del loro tempo, seguono il Gruppo Giovani nel percorso spirituale ed educativo: Mimma Di Bari, Lucia Gemma ed il parroco, Don Mimì Falcicchio. Possano far risplendere nel gruppo la luce di Verità e di Amore promanata da Cristo.
Nell'augurare a tutti voi un sereno e proficuo 2009, colgo l'occasione per salutarvi e ringraziarvi ancora una volta di quanto state facendo e di quanto ancora farete per mantenere viva la nostra associazione, spanderla e arricchirla sempre di più. AD MAJORA SEMPER.


Valerio Latela.

venerdì 26 dicembre 2008

PIZZA IN ASSOCIAZIONE DEL GRUPPO GIOVANI.




Sabato 27 Dicembre alle ore 20.00 avrà luogo il settimanale incontro del gruppo giovani presso i locali di San Giovanni Battista.

Al termine dell'incontro si terrà in associazione la pizza di fine anno per tutto il gruppo giovani e per quanti hanno collaborato con esso nello svolgimento delle attività parrocchiali.

Confidando nella partecipazione di tutti, colgo l'occasione per augurare a tutti un felice anno nuovo.

Valerio Latela.

giovedì 25 dicembre 2008

OGGI E' NATO PER NOI IL SALVATORE!!


In questa notte, l'ombra di morte che avvolgeva l'umanità è stata dissolta. Un Bambino è nato per rischiarare quanti stavano immersi nelle tenebre. Cantiamo inni riconoscenti alla misericordia di Dio che ha visitato il suo popolo.
"Oggi è nato per voi il Salvatore". Il testo di di Luca della nascita di Cristo è intenzionalmente inquadrato nelle anagrafi dell'impero romano con la menzione dell'imperatore Augusto, della cittadina di Betlemme e del "primo censimento" di Quirinio. Cristo non è un'idea o un mito ma, come ama ripetere Luca, è al centro del tempo, è coinvolto nei nostri giorni e nel nostro spazio.
E' negli ultimi che Dio si incarna, è agli ultimi che Dio si rivela, sono gli ultimi che Dio salva. La grande epifania luminosa che squarcia la notte proclama il dono della pace, offerto agli uomini amati da Dio, un dono messianico, che comprende un nuovo stile di vita, un nuovo ordine di rapporti, una nuova speranza.

mercoledì 24 dicembre 2008

AVVISI DI NATALE...



Mercoledì 24 Dicembre alle ore 23.00 presso la chiesa di San Domenico celebreremo la SANTA VEGLIA in occasione della nascita di Gesù.
Al termine della celebrazione si effettuerà una breve processione sino al presepio in piazza S.Giovanni ove deporremo il bambinello nel presepe della piazza.


Giovedì 25 Dicembre, solennità del S. Natale, le messe vengono celebrate nella Chiesa di S.Domenico con lo stesso orario della domenica ovvero:

Mattina : 7.30; 11.00
Sera: 19.00

Con la gioia nel cuore per la venuta del Signore, il gruppo giovani augura a tutta la comunità parrocchiale e ai visitatori del blog un Santo Natale e un felice 2009. AUGURI A TUTTI!

martedì 23 dicembre 2008

UN NATALE ALTERNATIVO


Nell'attuale nostra società il sistema consumistico si è impadronito del Natale, della festa più intimamente religiosa, e ne ha fatto una festa rozzamente materialistica e commercialmente redditizia, svuotandola del suo vero senso.

Proprio in questa occasione emerge la verità di chi intende essere cristiano e non vuole "conformarsi alla mentalità di questo secolo"(Cfr Rm 12,2), di chi non vuole essere schiavo del consumismo. Il cristiano è una persona che va contro-corrente. E quindi celebra un Natale alternativo.

Per il cristiano il Natale è la festa della venuta del Signore in mezzo agli uomini, è la festa della manifestazione dell'amore di Dio ( "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito" Gv 3,16), di un Dio che si spoglia della sua onnipotenza e si riveste di debolezza, di un Dio che "svuotò se stesso" (Fil 2,7) assumendo la precaria natura umana, di un Dio che attira il nostro cuore con la tenerezza di un bambino.

Un Dio che "da ricco che era si è fatto povero per arricchire noi per mezzo della sua povertà" (Cfr 2Cor 8,9). La nascita povera di Gesù è il segno della sua povertà radicale, che è il suo farsi uomo, mortale. Attraverso questa sua povertà ci ha arricchito della partecipazione alla sua vita divina. Alla luce di questa fede scopriamo la presenza di Cristo povero nei poveri della nostra società. E' là che Egli ci attende. Monsignor Giuseppe Greco.
Da: "La Domenica" del 21 Dicembre 2008.

lunedì 22 dicembre 2008

L'ANGELO GABRIELE FU MANDATO DA DIO AD UNA VERGINE...


E' lo stupore il filo conduttore della liturgia della Parola odierna. Il Vangelo di Luca narra l'Annunciazione del Signore e della sua Incarnazione nel seno della Vergine Maria. Di fronte alle parole dell'Angelo, Maria rimane sconvolta per quanto sta per avvenire. Tutto il creato pende dalla bocca di questa umile fanciulla di Nazaret. Dal suo "sì" dipendono le sorti della redenzione e il destino di tutta l'umanità. Stupita e docile, la Vergine non oppone resistenza alle richieste del Signore. Una fede incrollabile pervade la sua anima: "Nulla è impossibile a Dio".

Davanti a questa certezza, tutti i dubbi e le titubanze scompaiono. L'atteso e l'annunziato nei secoli, Colui che i profeti avevano desiderato ardentemente vedere, il Messia, viene rivelato ad una fanciulla della Galilea. La promessa fatta da Dio a David, di avere "un discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere", come recita il II Libro di Samuele, si realizza nel momento in cui la Vergine ripete il suo "sì" incondizionato. Il mistero del Dio-Uomo si svela così agli occhi di una fanciulla, lontano dalla scena e dal clamore del mondo. Nicola Gori.

Da: "La Domenica" del 21 Dicembre 2008.


Preghiamo con il Vangelo di oggi:

" O Dio Padre, tu che hai colmato di grazia la Vergine Maria, donaci un cuore attento e docile alla tua Parola; tu, o Cristo, Verbo divino, che ti sei incarnato nel seno purissimo di Maria, fa' che incarniamo la tua Parola nelle azioni della vita quotidiana; tu, o Cristo, che fosti concepito di Spirito Santo, rendici malleabili alla sua azione santificatrice; tu, o Cristo, che nascesti da colei che si definì la "serva del Signore", fa' che il nostro sì al tuo volere cooperi all'espansione del tuo regno senza fine". Amen. Don Mariano Grosso.

domenica 14 dicembre 2008

VENNE UN UOMO MANDATO DA DIO: IL SUO NOME ERA GIOVANNI.


Perché viene Giovanni? In quale veste? Chi lo manda? E' mandato da Dio e la sua comparsa sulla scena del mondo risponde al progetto di salvezza del Signore. E' un uomo- Giovanni- con un incarico unico, quello di rendere testimonianza affinché il mondo possa credere in Colui che lo aveva inviato. Il precursore umilmente dice di sé:"Io non sono il Cristo"."Io sono voce(e che voce!) di uno che grida nel deserto". Non è il Cristo, ma gli spiana la strada.
La sua voce non è quella del Cristo, ma si alza forte per richiamare e radunare, per muovere gli uomini verso Colui che salva. Grida nel deserto, dal luogo del vuoto e dell'assenza in cui è più facile riconoscere l'appello alla conversione.
Come Isaia(I Lettura), Giovanni è un consacrato. E' profeta. Ultimo dell'antica alleanza e primo della Nuova. Il suo annunzio porta gioia perché viene la salvezza, la giustizia e la pace. Per questo motivo possiamo (dobbiamo) vivere lieti vagliando ogni cosa e tenendo ciò che è buono(II Lettura).
Maria Teresa Magnabosco.
Da "La Domenica" del 14 Dicembre 2008.

Preghiamo con il Vangelo di oggi:

"Signore Gesù, tu sei luce per ogni viandante sulla terra, eppure ancora oggi, tanti fratelli camminano nelle tenebre dell'incredulità e dell'errore. Fa' che ogni cristiano, imitando l'esempio del tuo santo Precursore, diventi un umile testimone di te e della luce che promana dal tuo Vangelo; dona ad ogni tuo seguace il santo zelo, che lo spinga ad additare agli erranti la via che conduce a te, affinché la Chiesa si accresca di nuovi testimoni della tua Parola di salvezza". Don Mariano Grosso.

TOMBOLATA DEI BAMBINI.






A TUTTI I BAMBINI DELLA PARROCCHIA E AI LORO GENITORI:

Sabato 20 Dicembre 2008 alle ore 17.00 presso il Salone parrocchiale della Chiesa di San Giovanni Battista si terrà una tombolata accompagnata da giochi, canti e balli.
Tutti sono invitati a partecipare, inclusi i genitori.
Si possono anche invitare degli amici e dei conoscenti per stare insieme in allegria.

La Tombolata è stata organizzata dal gruppo giovani di San Giovanni Battista, in collaborazione con il parroco e le catechiste.

Chiunque voglia collaborare alla organizzazione di tale evento può recarsi in parrocchia Giovedì 18 Dicembre 2008 alle ore 16.00.

Vi aspettiamo numerosi e non mancate!!!

BUONE FESTE A TUTTI!!! Il gruppo giovani.








giovedì 11 dicembre 2008

PORTAMI CIO' CHE NELLA TUA VITA E' IMPERFETTO...


E' la notte di Natale. Tommaso sogna che sta andando insieme ai pastori e ai Re Magi verso la stalla quando si trova improvvisamente davanti a Gesù Bambino che giace nella mangiatoia. Tommaso si accorge di essere a mani vuote. Tutti hanno portato qualcosa: solo lui è senza doni! Avvilito dice subito: "Prometto di darti la cosa più bella che ho. Ti regalo la mia nuova bicicletta, anzi il mio trenino elettrico". Il bambino nel presepe scuote la testa e sorridendo dice: "Io non voglio il tuo trenino elettrico. Dammi il tuo tema in classe!". "Il mio ultimo tema?" balbetta il ragazzino. "Ma ho preso un insufficiente!". "Appunto, proprio per questo lo vorrei" dice Gesù. "Devi darmi sempre tutto quello che è insufficiente, imperfetto. Per questo sono venuto nel mondo. Ma vorrei un'altra cosa ancora da te: la tua tazza del latte". A questo punto Tommaso si rattrista: "La mia tazza? Ma è rotta!". "Proprio per questo la vorrei avere" dice Gesù Bambino. "Tu mi puoi portare tutto quello che si rompe nella tua vita. Perché io sono capace di risanarlo". Il ragazzino sentì di nuovo la voce del Bambino Gesù: "Vorrei una terza cosa da te: vorrei la risposta che hai dato a tua mamma quando ti ha chiesto come mai si è rotta la tazza del latte". Allora Tommaso inizia a piangere e confessa tra le lacrime: "Ma le ho detto una bugia, quella volta. Ho detto alla mamma che la tazza era caduta per caso, ma in realtà l'ho gettata a terra io, per rabbia". "Per questo vorrei avere quella tua risposta" risponde sicuro Gesù Bambino. "Portami sempre tutto quello che nella tua vita è cattivo, bugiardo, dispettoso e malvagio. Sono venuto nel mondo per perdonarti, per prenderti la mano e insegnarti la via". Gesù sorride di nuovo a Tommaso, mentre lui guarda, comprende e si meraviglia.... Quest'anno hai già pensato cosa "regalare" della tua vita al Signore Gesù?

Da: www.qualcosadite.net

DIO SI E' FATTO BAMBINO...



Quando un bambino si perde va a finire dove non è di casa. Sì, a Natale Dio si è perduto - non solo come un bambino, ma da bambino - là dove non era "di casa". Non è rimasto nella chiusa beatitudine del suo cielo o dentro lo spazio della nostra devozione, ma si è perduto per i piccoli e i poveri, per coloro che sono malati e in lutto, per i peccatori, per coloro che noi riteniamo lontani da Dio, di cui pensiamo che non abbiano niente a che fare con lui. Dio si è perduto là dove si è perduto il figliol prodigo, lontano dalla casa paterna, per poi tornare dal Padre, in lui e con lui. Dio si è perduto come un bambino, solo non si è trattato di un errore, ma dell'azione più divina che Dio potesse fare. Dio è il Dio di tutti o non è Dio. Dio è il Dio dei piccoli e dei lontani o non è Dio. Troviamo Dio là dove si è "perduto" o non lo troviamo affatto. "Fatti trovare dove tu, Dio, ti sei perduto come un bambino. Sì, lascia che diveniamo noi stessi bambino, nel quale tu ti perdi per gli altri, per tutti!".
(Mons. Klaus Hemmerle)

Da:www.qualcosadime.net

NATALE.......






Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli! Spingi gli uomini a deporre le armi e a stringersi in un universale abbraccio di pace! Invita i popoli, misericordioso Gesù, ad abbattere i muri creati dalla miseria e dalla disoccupazione dall'ignoranza e dall'indifferenza, dalla discriminazione e dall'intolleranza. Sei Tu, Divino Bambino di Betlemme, che ci salvi, liberandoci dal peccato. Sei Tu il vero ed unico Salvatore, che l'umanità spesso cerca a tentoni. Dio della pace, dono di pace per l'intera umanità, vieni a vivere nel cuore di ogni uomo e di ogni famiglia. Sii Tu la nostra pace e la nostra gioia! Amen!
(Madre Teresa di Calcutta).
Da:www.qualcosadime.net

LETTERA DA GESU' BAMBINO.


Cari uomini,

Non state a sgranare gli occhi. Sono io, e non è proprio il caso di fare tante storie. Siete cosi abituati a tenermi imprigionato nei vostri schemi e, fra poco, nei vostri presepi, che non vi rendete conto che sono diverso dai vostri schemi, che non sono un bambino di gesso, innocuo, ma sono in carne ed ossa, capace di parlare, o addirittura, come in questo caso, di strillare. Ho deciso di invertire le parti. Siete sempre voi a domandarmi qualcosa, e visto che si avvicina il Natale, sarete voi a scrivermi delle lettere. La lettera questa volta, se non vi dispiace, la scrivo io. E, a scanso di equivoci, vi anticipo che non sarà affatto una letterina gentile. Ho ascoltato milioni e milioni di vostre richieste, ho letto milioni e milioni di vostre lettere. Per una volta, almeno, voglio essere io a dirvi qualcosa, a esprimere desideri, a formulare precise richieste. E pretendo naturalmente la vostra attenzione. Pochi di voi, a quanto mi risulta, e credo di essere ben informato, si sono preoccupati di sapere quali sono i miei progetti su di loro, se lo hanno fatto, lo hanno fatto un po' per retorica; pochi si sono preoccupati di sapere quale speranza ho nutrito e nutro, facendomi uomo, venendo ad abitare in mezzo a voi; pochi si sono preoccupati di sapere se il mio "sogno" realizzabile; sì confessatelo, piuttosto avete pensato che sono sogni, che sono "cose" campate in aria. Vi devo dire che siete molto abili a "trasformare", ma con quella trasformazione che mi esclude. Volete un esempio?! lo sono nato per portare la salvezza, sono nato per portare la speranza, sono nato in povertà. E voi la salvezza, la speranza, la povertà le avete "trasformate" in una faccenda dove io sono stato messo da parte, in feste dove io non c'entro e con me non entra la speranza, la salvezza, la povertà, il "sogno" che Dio mio Padre ha per voi uomini. Non è attraverso l'uso del mio nome che si realizza il "sogno" di Dio per voi, non attraverso i bei canti, i "formalismi", i "bei discorsi" attraverso le cose sporadiche, che la speranza del Dio-con-noi si vive e si realizza. E cosi, cari uomini, la storia si ripete. Ed è sempre la triste storia che mi fa trovare porte chiuse. Quando sono venuto in mezzo a voi per condividere la vostra situazione, per partecipare alle vostre vicende, per essere insomma uno di voi, per me non c'era posto nelle vostre abitazioni, perché erano già piene. Allora come oggi, dopo duemila anni, devo constatare che non c'è posto per me nel vostro cuore: è già pieno di altri affetti, è occupato da molti idoli, è distratto dai molteplici impegni; e ciò che più mi dispiace è che non c'è posto nemmeno là dove si pronuncia con frequenza e disinvoltura il mio nome. La mia presenza è gradita, a patto che venga circoscritta, limitata nel tempo e nello spazio, relegata ad alcuni istanti, soprattutto neutralizzata nei suoi elementi più impegnativi. Non sono venuto sulla terra come occasione per la vostra vanità, superficialità, gusto del chiasso; o soprattutto, visto che si avvicina il Natale, perché vi poteste "abbuffare", oppure vi sentite, almeno una volta l'anno, buoni e generosi, non era proprio il caso che mi scomodassi per così poco, non vi pare?... Sia ben chiaro: O mi accettate come Protagonista e quindi subordinate tutto il resto al mio "sogno", oppure vi diffido formalmente dall'usare ancora il mio nome. Sulla terra ci sono venuto e ci vengo, ci rimango volentieri. In mezzo a voi mi ci trovo benissimo, sono uno dei vostri ormai. Desidero camminare con voi, condividere pene e gioie, portare pesi, successi e fallimenti. L'unica cosa che non ammetto è di diventare pretesto per un gioco di vanità che finirebbe per lasciarvi ancora più soli, più poveri, più insoddisfatti, più disperati. Quindi d'ora innanzi sapete a quali condizioni potete contare su di me. Vi ho parlato con chiarezza, forse vi ho ferito. Ma dopo, ne sono sicuro, le cose andranno molto meglio, con comune soddisfazione. E non si ripeteranno certi equivoci... Comunque statene certi: per un "sogno" vero e autentico, per un "sogno" di porte e cuori spalancati, per un "sogno" di pace, per un "sogno" che frantumi le barriere, per un "sogno" di gioia, desiderato e costruito da tutti gli uomini di buona volontà, per un "sogno" di perdono per individui che si riconoscono peccatori, per un "sogno" di salvezza, per un "sogno" di speranza, è sempre disponibile il vostro Gesù Bambino.

(Anonimo).

lunedì 8 dicembre 2008

RALLEGRATI, PIENA DI GRAZIA: IL SIGNORE E' CON TE!


Nella prima parte del Vangelo odierno troviamo una fioritura di nomi di persone e di luoghi a raccontare la trama di una storia che arriva da lontanissimo (dal cielo), ma che scende dal cielo ed entra nelle pieghe del tempo. Come se, partendo dall' eternità, l' obiettivo stringesse sempre di più fino a raggiungere quella creatura -Maria- che si preparava ad una vita normale e che accoglie invece la chiamata ad essere Madre di Dio. Il saluto dell' angelo è la proclamazione che Dio ama Maria e, in lei, tutta l' umanità. Lo Spirito la riempe (è la "piena di grazia") e compie in lei il miracolo della fecondità divina, di Dio eterno e altissimo che si fa uomo, fragile e nel tempo. Il turbamento di Maria - così umano- è la prima risposta che la fanciulla dà al Signore. La seconda è "avvenga per me secondo la tua parola" come a dire: io ho fiducia nel mio Signore tanto da rendere disponibile tutto di me. Quel Figlio nascerà e sarà grande e regnerà per sempre perché il nato da donna è l' eterno, l' atteso da secoli. Maria Teresa Magnabosco
Da " La Domenica" del 8 dicembre 2008

Preghiamo con il Vangelo di oggi:
"O Signore, che hai preparato Maria perché fosse la Madre di tuo Figlio, per la sua Concezione Immacolata, l' hai protetta da ogni peccato e dalle ferite del peccato. E' così che Lei fu capace di proclamare il "sì" della fede, dall' Annunciazione fino alla Croce. Quanto hai realizzato in Maria, Signore, é meraviglioso. Per questo, ti rendiamo grazie!"

domenica 7 dicembre 2008

PREPARATE LA VIA DEL SIGNORE CHE VIENE!


Tempo della gioia orante ed operosa, l'Avvento stimola all'attesa vigilante del
Messia salvatore, perché Egli si rivelerà nel deserto, che diverrà un giardino primaverile e fiorito.
Il profeta Isaia annuncia la speranza di liberazione e di consolazione per Israele, popolo in esilio. Nel deserto, scenario delle grandi opere di Dio, il Signore vittorioso agirà nuovamente con premura ed amore a favore di ciascun membro del suo popolo, proprio come fa un pastore ( I Lettura).
Anche il Vangelo, inteso quale "lieta notizia", presenta il messaggero Giovanni Battista nel deserto, che richiama la confessione delle colpe, l'invito al battesimo di penitenza, e annuncia la prossima venuta del Messia. In Lui "il più forte" nei confronti di Satana e in grado di battezzare con lo Spirito Santo, appariranno "nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia"( II Lettura). Spunterà così l'umanità nuova, illuminata e guidata dal Signore stesso.
Chi poi, tra il popolo liberato e riconciliato, prepara la via al Signore nell'intimo del proprio cuore, a Natale potrà contemplare il Figlio di Dio nella culla di Betlemme: anch'egli sarà trasformato in figlio di Dio. Sergio Gaspari.
Da "La Domenica" del 7 Dicembre 2008,


Preghiamo con il Vangelo di oggi:
"O Signore, ti chiediamo di saper riconoscere i segni della tua venuta annunciata dai profeti. Fa' che ci apriamo alla novità del Vangelo che ti proclama Figlio di Dio e sull'esempio di San Giovanni Battista impariamo ad accogliere il tuo Spirito. Non lasciare che rimaniamo indifferenti davanti alla voce di quanti ci richiamano alla tua amicizia per goderti in eterno." AMEN. Nicola Gori

LA SALA PARROCCHIALE.

LA SALA PARROCCHIALE.
La sala dove ci incontriamo il Sabato sera alle 20.00

IL SALONE PARROCCHIALE.

IL SALONE PARROCCHIALE.

Ancora noi....

Ancora noi....

Associazione.

Associazione.

Riunione settimanale.

Riunione settimanale.

Valerio, Don Mimì, Emanuele, Alessandra.

Valerio, Don Mimì, Emanuele, Alessandra.

Valerio ed Emanuele.

Valerio ed Emanuele.

Lucia ed Emanuele.

Lucia ed Emanuele.

La nostra chitarra...

La nostra chitarra...

Mimma, Stefano, Francesco, Nino, Mimmo, Imma.

Mimma, Stefano, Francesco, Nino, Mimmo, Imma.

Mariacristina e Marika.

Mariacristina e Marika.

Marta.

Marta.

Fiaccolata Delle Palme Pastorale Giovanile, 15 Marzo 2008.

Fiaccolata Delle Palme Pastorale Giovanile, 15 Marzo 2008.

La tombolata di Natale con i Bambini del Catechismo..

La tombolata di Natale con i Bambini del Catechismo..


V Convegno Diocesano Pastorale Giovanile,S.Anna 29 Dicembre 2008.

V Convegno Diocesano Pastorale Giovanile,S.Anna 29 Dicembre 2008.

La Chiesa di San Giovanni Battista di sera.

La Chiesa di San Giovanni Battista di sera.

La Parrocchia San Giovanni Battista in Matera.

La Parrocchia San Giovanni Battista in Matera.
La chiesa di San Giovanni Battista, (già nota nel 1204 come S. Maria Nuova) costruita nel 1233 sopra una chiesetta preesistente, in stile romanico pugliese, dopo essere stata abbandonata nel 1480, viene riaperta al culto nel 1695 da Monsignor del Ryos y Colminares. Accanto alla chiesa vi era la confraternita di Gesù flagellato, detta degli "Artisti", di recente riportata alla luce. A partire dal 1793 per dare stabilità alla costruzione, sono state eseguite molte riparazioni che hanno notevolmente modificato le strutture architettoniche. All'interno si rilevano equilibrio, robustezza di concezione e ricchezza di motivi allegorici. Lo schema planimetrico è rettangolare e a tre navate divise da otto pilastri a pianta quadrata - cui sono addossate quattro semicolonne - arricchiti da suggestivi capitelli con raffigurazioni antropomorfe, zoomorfe e vegetali. Finestrelle a feritoia e vetrate policrome interrompono il buio della chiesa. Gli archi longitudinali e traversi contribuiscono a creare nelle navate laterali le originali volte a crociera su costoloni. Tre eleganti balconate su archetti sostenuti da mensoloni sono su tre lati, mentre dietro l'altare maggiore si eleva l'abside finemente incorniciata riportata al suo primitivo stato nel 1926. "Un vero gioiello di architettura medioevale in cui gli elementi architettonici del romanico dell'Italia settentrionle si intrecciano con gli elementi orientaleggianti".NOTIZIE UTILI SULLA PARROCCHIA->Indirizzo:Via S. Biagio-MATERA-,75100(MT);Telefono: 0835/334182.

Agorà dei giovani del Mediterraneo- Matera, 8-12 Settembre 2009.

Agorà dei giovani del Mediterraneo- Matera, 8-12 Settembre 2009.