Benvenuti!!

Gruppo Giovani Parrocchia San Giovanni Battista
Dove ci incontriamo? : Sala parrocchiale (locale accanto alla chiesa di San Giovanni. Sulla porta è affissa la scritta "Sala parrocchiale").

Quando ci incontriamo? : Il Sabato sera alle ore 20.00.


Parrocchia San Giovanni Battista

Parrocchia San Giovanni Battista
Indirizzo:Via San Biagio-MATERA-,75100(MT); Telefono: 0835/334182; Parroco: Don Domenico Falcicchio.

IL GRUPPO GIOVANI

IL GRUPPO GIOVANI
Da sinistra: Valerio, Imma, Nicola, (Giuseppe C. è in Seminario) Mariacristina, Flavia, Grazia, Flavia, Emanuele, Guido, Lucia, Carla, Marika, Daniela, Alessandra....( non siamo tutti!!)

Il Gruppo Giovani con l'arcivescovo

Il Gruppo Giovani con l'arcivescovo

sabato 31 gennaio 2009

VEGLIA DI PREGHIERA IN DIFESA DELLA VITA..


Stasera, 31 Gennaio 2009, non c'è il settimanale incontro del Gruppo Giovani...


Ci incontriamo alle 19.30 nel piazzale davanti alla Chiesa di San Francesco d'Assisi da dove prenderà inizio il Rosario itinerante per raggiungere la Chiesa di San Domenico dove alle ore 20.00 inizierà la VEGLIA DI PREGHIERA IN DIFESA DELLA VITA, organizzata dal movimento ecclesiale "FAMIGLIA E VITA"

LA PARTECIPAZIONE E' ESTESA A TUTTI.

Confidando nella partecipazione di tutti, saluto cordialmente.

Valerio Latela.

martedì 27 gennaio 2009

La Chiesa condanna l'antisemitismo e ogni forma di razzismo perché in contrasto con i principi del cristianesimo

Il Santo Padre - nella mattina di giovedì 23 marzo - ha compiuto una visita di cortesia ai due Rabbini Capi di Israele, Meir Lau e Mordechai Bakshi-Doron, presso la Sede del Gran Rabbinato, a Gerusalemme. Queste le parole del Santo Padre in una nostra traduzione italiana:

Molto Reverendi Rabbini Capi, è con grande rispetto che vi faccio visita qui oggi e vi ringrazio per avermi ricevuto a Hechal Shlomo. Questo incontro ha un significato veramente unico, che - spero e prego - condurrà a maggiori contatti fra Cristiani ed Ebrei, volti a raggiungere una comprensione sempre più profonda del rapporto storico e teologico fra le nostre rispettive eredità religiose. Personalmente, ho sempre desiderato essere annoverato fra coloro che, da entrambe le parti, operano per superare i pregiudizi e per garantire un riconoscimento sempre più ampio e pieno del patrimonio spirituale condiviso dagli Ebrei e dai Cristiani. Ripeto ciò che ho detto in occasione della mia visita alla Comunità ebraica di Roma, ossia che noi Cristiani riconosciamo che l'eredità religiosa ebraica è intrinseca alla nostra fede: "Siete i nostri fratelli maggiori" (cfr Incontro con la Comunità ebraica della città di Roma, 13 aprile, n. 4). Speriamo che il popolo ebraico riconosca che la Chiesa condanna totalmente l'antisemitismo e ogni forma di razzismo perché in radicale contrasto con i principi del cristianesimo. Dobbiamo cooperare per edificare un futuro nel quale non vi sia più antigiudaismo fra i Cristiani e anticristianesimo fra gli ebrei. Abbiamo molto in comune. Insieme possiamo fare molto per la pace, per la giustizia e per un mondo più fraterno e umano. Che il Signore del cielo e della terra ci conduca a un'era nuova e feconda di rispetto reciproco e di cooperazione, a beneficio di tutti! Grazie.

Queste sono le parole pronunziate dal grande Papa Giovanni Paolo II presso Hechal Shlomo alla presenza dei Rabbini Capi d'Israele in occasione della visita in Israele nel 2000.

Oggi 27 Gennaio 2009 ricorre la Giornata della Memoria in cui ciascuno di noi è invitato a ricordare gli Orrori perpetuati dai Nazifascisti nei confronti del popolo ebraico e non solo durante gli Anni della Seconda Guerra Mondiale...

" Sui fiumi di Babilonia,là sedevamo piangendo al ricordo di Sion.
Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre.
Là ci chiedevano parole di canto coloro che ci avevano deportato, canzoni di gioia, i nostri oppressori:"Cantateci i canti di Sion!".
Come cantare i canti del Signore in terra straniera?
Se ti dimentico, Gerusalemme, si paralizzi la mia destra;
mi si attacchi la lingua al palato, se lascio cadere il tuo ricordo, se non metto Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia.
Ricordati, Signore, dei figli di Edom, che nel giorno di Gerusalemme,dicevano: "Distruggete, distruggete anche le sue fondamenta".
Figlia di Babilonia devastatrice, beato chi ti renderà quanto ci hai fatto.
Beato chi afferrerà i tuoi piccoli e li sbatterà contro la pietra." (Salmo 136 1-6)

domenica 25 gennaio 2009

III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO, 25 Gennaio 209.


Convertitevi e credete al Vangelo. L'annunzio sintetico che Gesù proclama in apertura al Vangelo di Marco si sviluppa su due versanti, divino e umano. "Il tempo è compiuto" è la prima dichiarazione teologica: la storia della salvezza raggiunge nel Cristo la sua pienezza. "Il Regno di Dio è vicino" è il secondo tema. Dio nella storia ha un progetto da attuare ( "Il Regno"). Un piano la cui attuazione è già iniziata col Cristo, ma da incarnare continuamente nella trama oscura e incerta della nostra storia così da conferirle una "sostanza d'eternità". All'intervento di Dio deve rispondere l'impegno umano. Esso si manifesta innanzitutto nella "conversione": l'uomo integrale è invitato a determinare nella sua mentalità e nella sua attività un'inversione di rotta, è chiamato ad una "esistenza morale". La "fede nel Vangelo", cioè l'adesione al Cristo che salva e che libera, è la seconda esigenza radicale che l'annuncio di Gesù proclama per l'uomo, e che si realizza attraverso i discepoli, fatta di "pescatori di uomini".

Prega con la liturgia di oggi:

" Fammi conoscere, Signore, le tue vie"

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricordati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricordati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

sabato 17 gennaio 2009

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO...GESÙ DISSE LORO: «CHE COSA CERCATE?». RISPOSERO: «DOVE DIMORI?»


Il Vangelo di oggi propone la chiamata dei primi discepoli come ce la racconta Giovanni. Egli propone una lettura teologica degli eventi della vita di Cristo. Questa chiamata, che nei Sinottici è incastonata nella vita ordinaria dei chiamati, qui è incorniciata fra i fatti del deserto. I discepoli sono seguaci del Battista, sono con lui nel deserto, sono persone in ricerca, ed è proprio il Battista che li consegna a Gesù, indicando Lui come il vero maestro da seguire.
Gesù all’inizio pone una domanda sconvolgente: «Che cosa cercate?», ed invita a prendere contatto con le parti più profonde di noi. Spesso ci si avvicina a lui per cercare qualcosa: senso della vita, gioia, pace, benessere interiore. Tutte cose legittime, ma che ci aiutano a cogliere quale sia la strada da compiere per arrivare alla domanda finale del Vangelo: «Chi cerchi?». Il cammino da fare non è di cercare qualcosa, ma di seguire Qualcuno più importante di ogni cosa. L’incontro con Gesù dà poi inizio ad una catena di grazie e di annuncio che coinvolge tutti. Il Battista lo indica ai discepoli, Andrea chiama Pietro e lo stesso farà Filippo con Natanaele. Ciascuno di noi ha ricevuto l’annuncio ed è chiamato a donarlo.
Elide Siviero.



Da: "La Domenica" del 18 Gennaio 2009.


Preghiamo con il Vangelo di oggi:



" Dopo aver chiamato i due discepoli di Giovanni una prima volta, Gesù li chiamerà nuovamente a seguirlo per sempre dopo che essi, in virtù del suo insegnamento, acquistarono la capacità di essere pescatori di uomini. «Venite e vedete», ha detto loro. Con il «venite», ha forse inteso esortarli alla pratica della vita evangelica, con il «vedete» ha inteso invece insegnare loro che la preghiera contemplativa, frutto del miglioramento dell’attività pratica, sarà possibile a tutti quelli che vorranno, perché deriva dalla loro perseveranza."


(Origene, Commento a Giovanni.A cura di Luigi Gambero)

venerdì 16 gennaio 2009

SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI, 18-25 GENNAIO 2009.


«ESSERE RIUNITI NELLA TUA MANO»


«DALLA BIBBIA: «Il Signore mi parlò: Ezechiele, prendi un bastone e scrivici sopra queste parole: Giuda e le tribù d’Israele unite a lui. Poi prendi un altro bastone e scrivici sopra: Giuseppe e tutte le altre tribù d’Israele unite a lui. Poi accostali l’uno all’altro in modo da formare un solo bastone nella tua mano» (Ezechiele 37,15-17).


Anche oggi il mondo cerca unità. È un momento in cui sembra impossibile l’intervento di Dio; il mondo occidentale, dove non mancano i mezzi di sussistenza, corre dietro a sogni irraggiungibili e sembra dimenticare quali siano i veri valori della vita. Il cosiddetto terzo mondo si trova nella quasi impossibilità di vivere per la mancanza assoluta di beni di sostentamento. La natura stessa è condizionata dall’inquinamento…


I cristiani, spesso disorientati e divisi sentono l’urgenza di fare propria la visione di Ezechiele: essere riuniti in modo di formare un solo bastone nella mano di Dio. Hanno solo un’arma, la preghiera, che rivolgono a Dio e che esige da loro una conversione all’amore e alla giustizia che trovano la loro realizzazione sulla croce di Cristo.


Da: "La Domenica" del 18 Gennaio 2009.

Chiara Lubich: una donna anima dell’Ecumenismo....MIGRANTI SULLE ORME DI SAN PAOLO



QUESTA È L’ORA DEL DIALOGO


DIO: una luce che irrompe nella tua vita, per un attimo ti acceca, poi illumina l’intera esistenza. Così è stato per Chiara Lubich (nella foto), la fondatrice del Movimento dei Focolari, nata a Trento il 22 gennaio 1920 e morta a Roma il 14 marzo 2008. A 19 anni, nel santuario di Loreto, la vocazione: favorire la nascita nella Chiesa di una nuova via di vita e di santità, il "focolare", ossia piccole comunità di persone, donate in diversi modi a Dio e unite dall’amore.


A 23 anni, i voti di consacrazione a Dio. L’avventura del Movimento inizia a Trento, sotto i bombardamenti: «In un rifugio antiaereo – così Chiara – apriamo a caso il vangelo alla pagina del testamento di Gesù: "Che tutti siano uno, Padre, come io e te". Quel "tutti" sarebbe stato il nostro orizzonte, quel progetto di unità la ragione della nostra vita… Se siamo uniti, Gesù è fra di noi».


La "spiritualità dell’unità" è dunque la sintesi del movimento dei Focolari, diffuso in tutto il mondo, in 182 paesi. Dalla fede in Dio-amore e dalla vita in comune nasce la ricerca di unità: nella Chiesa, nella società, tra i popoli e le religioni. A partire dal 1998, su invito del Papa Giovanni Paolo II, Chiara si prodiga espressamente per l’ecumenismo, partendo appunto dalla carità. A tutti Chiara ha teso la sua mano, a tutti ha offerto il suo mite sorriso.


(Battista Galvagno)

Da: "La Domenica" del 18 Gennaio 2009.

PAPA GIOVANNI PAOLO II AI GIOVANI...


Cari amici, vedo in voi le "sentinelle del mattino" in quest'alba del terzo millennio. Nel corso del secolo che muore, giovani come voi venivano convocati in adunate oceaniche per imparare ad odiare, venivano mandati a combattere gli uni contro gli altri. I diversi messianismi secolarizzati, che hanno tentato di sostituire la speranza cristiana, si sono rivelati veri e propri inferni. Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti. Cari giovani del secolo che inizia, dicendo "sì" a Cristo, voi dite "sì" ad ogni vostro più nobile ideale. Non abbiate paura di affidarvi a Lui. Egli vi guiderà, vi darà la forza di seguirlo ogni giorno e in ogni situazione.

(Papa Giovanni Paolo II)

domenica 11 gennaio 2009

«TU SEI IL FIGLIO MIO, IN TE HO POSTO IL MIO COMPIACIMENTO»


Il Battesimo di Gesù ci sconvolge profondamente: Egli che non conosceva peccato vive un gesto di penitenza pubblica. Cosa vuol dire per noi questo episodio della vita di Gesù? Il suo Battesimo non è il nostro sacramento che noi viviamo per essere uniti a Lui nella sua morte e risurrezione, è invece il segno della nuova vita del nuovo popolo di Dio, che con la venuta del suo Figlio viene liberato definitivamente dal peccato. Lo Spirito Santo, che dopo il peccato non dimorava più stabilmente tra gli uomini, ora rimane per sempre in Cristo e nella Chiesa che è il suo corpo.
La prima lettura ci mostra la missione di Cristo: portare il peccato del mondo come il Servo sofferente cantato da Isaia. Gesù vive con il Battesimo un gesto di totale e profonda solidarietà con tutti gli uomini, con tutta la nostra storia. Egli non prende le distanze dall’umanità peccatrice, ma ne assume i connotati per poi distruggere in se stesso tutti i germi del peccato. Egli non confessa i suoi peccati, ma prende tutti i nostri sopra di lui. Oggi, nella festa del Battesimo del Signore, ognuno di noi è chiamato a riscoprire il significato profondo del proprio Battesimo, per riascoltare su di sé, con Gesù, le parole di compiacimento di Dio che con il Battesimo ci fa suoi figli adottivi.

Elide Siviero.

Da: "La Domenica" del 11 Gennaio 2009.



Preghiamo con il Vangelo di oggi:



"Dopo essersi lavato nel Giordano e aver trasmesso all’acqua la fragranza della divinità, Cristo uscì e su di lui si compì la venuta sostanziale dello Spirito Santo… Voi pure uscite dal lavacro del sacro fonte battesimale; avete ricevuto il crisma, simbolo e pegno dell’unzione di cui fu unto Cristo…
Questa unzione è lo Spirito Santo di cui il beato Isaia, parlando in nome del Signore, disse: «Lo Spirito del Signore è su di me. Per questo mi ha unto e mandato ad annunziare la buona novella ai poveri» (Is 61,1)."

(Cirillo di Gerusalemme, Catechesi Mistagogica III. A c. di L. Gambero).

giovedì 8 gennaio 2009

SANTO PROTETTORE DELL'ANNO.

Martedì 6 Gennaio 2009 durante la messa delle 19.00 nella Chiesa di San Domenico, ognuno di Noi ha pescato un bigliettino con il nome di un Santo (che ci proteggerà durante l'anno), accompagnato da una frase che apparentemente non trasmette nulla al lettore ma che calata nel contesto della nostra vita quotidiana provoca una forte "scossa". Scossa di conversione e revisione.
Tutti in toto o almeno in parte si sono ritrovati con la propria frase, rimanendo anche stupiti di quanto fosse azzeccata.
I Santi che hanno dato prova della loro fede esercitandone in maniera eroica le virtù, si sono messi alla sequela di Cristo. E' lì il trucco. Frequentare la scuola di Gesù.
Nella nostra vita quotidiana in cui viviamo mille esperienze buone o cattive, Cristo si avvicina a noi, e si rende vicino e presente nelle persone più deboli, più indifese, più sofferenti, più indigenti, insomma in quelle persone più impensate che la nostra società tanto rigetta come "corpo estraneo".
Proviamo dunque con l'aiuto e l'intercessione dei Santi ad avvicinarci sempre più a Gesù, sapendo scoprire il volto del " Re dei Re" nel nostro fratello che soffre che sta al nostro fianco.

Valerio Latela.
Chi vuole può lasciare un commento a questo post scrivendo il proprio Santo protettore dell'anno e le virtù che Egli ha praticato in Cristo Gesù. Commentate!

SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI, 18-25 GENNAIO 2009.

Ecco la locandina con il programma della "Settimana per l'unità dei Cristiani" che si svolgerà a Matera dal 18 al 25 Gennaio prossimi.

Per vedere interamente la locandina clicca sul link proposto di seguito e troverai l'immagine che cerchi sul sito dell'arcidiocesi di Matera-Irsina: http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/vis_diocesi.jsp?idDiocesi=112

mercoledì 7 gennaio 2009

AL SIGNORE CHE SI MANIFESTA RENDIAMO L’OMAGGIO DELLA LODE(EPIFANIA DEL SIGNORE).


L'epifania racchiude in sé i misteri della manifestazione del Signore: l’adorazione dei Magi, il battesimo al Giordano, il primo miracolo alle nozze di Cana. La liturgia esprime, a partire da questa solennità e per le domeniche successive, quest’unico grande mistero: quel bambino che riposa in una mangiatoia è il Signore della gloria, ma è anche colui che viene per essere in tutto simile a noi, eccetto il peccato e che, al tempo stesso, vuole la nostra vita ricolma di gioia vera.
Animati dalle parole del profeta (I Lettura) possiamo rivestirci di luce per accogliere la luce che viene nel mondo e per illuminare noi stessi, con il dono della testimonianza, tutte le persone che faticano nella fede (II lettura). Anche noi, come i Magi, rinnoviamo il nostro cammino di fede: offriamo l’oro, la nostra esistenza che intendiamo pensare e vivere secondo il progetto di Dio, che ci dona il suo Figlio perché possiamo scoprire che cosa significhi essere uomini; l’incenso, il tempo migliore nella giornata speso nella lode al Signore; la mirra, l’impegno di testimonianza verso ogni altra persona perché sempre più percepisca Dio non lontano, ma quale egli veramente è: l’Emmanuele, Dio-con-noi!
Tiberio Cantaboni.

Da: "La Domenica" del 6 Gennaio 2009.


Preghiamo con il Vangelo di oggi:


Riconosciamo nei Magi che adorano Cristo le primizie della nostra vocazione divina e della nostra fede e con animo esultante celebriamo l’inizio della nostra speranza… E come i Magi dai loro forzieri presentarono al Signore i doni mistici, così noi dai nostri cuori presentiamo ciò che è degno di Dio. Benché infatti egli sia il datore di ogni bene, tuttavia cerca il frutto della nostra buona volontà. Il regno dei cieli non è per chi dorme, ma per chi fatica e veglia nella legge del Signore.
(Leone Magno, Discorso 32. A cura di Luigi Gambero)

domenica 4 gennaio 2009

I BARBIERI E DIO...


Un tizio si reca da un barbiere per farsi tagliare i capelli e radere la barba.


Appena il barbiere comincia a lavorare, iniziano ad avere una buona conversazione.


Parlano di tante cose e di vari argomenti.

Quando alla fine toccano l'argomento Dio, il barbiere dice:

Io non credo che Dio esista.

Perchè dice questo? chiede il cliente.

Beh, basta uscire per strada per rendersi conto che Dio non esiste.

Mi dica, se Dio esistesse, ci sarebbero così tante persone malate?

Ci sarebbero bambini abbandonati?

Se Dio esistesse, non ci sarebbero più sofferenza nè dolore.

Io non posso immaginare che un Dio amorevole permetta tutte queste cose.

Il cliente pensa per un momento, ma non replica perchè non vuole iniziare una discussione.

Il barbiere finisce il suo lavoro ed il cliente lascia il negozio. Appena dopo aver lasciato il negozio

del barbiere, vede un uomo in strada con dei capelli lunghi, annodati e sporchi e con la barba sfatta.

Sembrava sporco e trasandato. Il cliente torna indietro ed entra di nuovo nel negozio del barbiere e gli dice:

La sa una cosa? I barbieri non esistono.Come può dire ciò? chiede il barbiere sorpreso.Io sono qui

e sono un barbiere. Ed ho appena lavorato su di lei!No! esclama il cliente. I barbieri non esistono

perchè se esistessero non ci sarebbero persone con lunghi capelli sporchi e barbe sfatte come
quell'uomo là fuori.

Ma i barbieri ESISTONO! Questo è ciò che succede quando la gente non viene da me.

Esattamente! afferma il cliente. Questo è proprio il punto! Anche Dio ESISTE!

venerdì 2 gennaio 2009

VIENE NEL MONDO LA LUCE VERA, QUELLA CHE ILLUMINA OGNI UOMO(II DOMENICA DOPO NATALE).

II DOMENICA DOPO NATALE.
Quando due autoveicoli si incontrano sfrecciando nella notte non si illuminano a vicenda, si abbagliano! E l’abbaglio è tanto più forte quanto più veloce il mezzo viaggia. Il Verbo di Dio, egli che è la luce vera, non ha voluto abbagliare, ma illuminare, per questo ha scelto di farsi uomo (Vangelo).
Il Verbo di Dio, che non ha voluto manifestare la propria supremazia sugli uomini, ma condividere la sua divinità, ha scelto di camminare fra noi; ha fissato la propria tenda in mezzo a noi. «Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso» (I Lettura). Se ogni uomo si lascia illuminare dalla presenza del Dio-con-noi potrà, come dice l’apostolo Paolo nella seconda lettura, divenire veramente, mediante Gesù Cristo, figlio adottivo di Dio, chiamato a comprendere la vera speranza e a raggiungere il tesoro di gloria fra i santi nel regno dei cieli.

Tiberio Cantaboni.

Da: "La Domenica" del 4 Gennaio 2009.




Preghiamo con il Vangelo di oggi:


"Gesù, sei venuto per noi, perché diventassimo figli di Dio: grazie per il potere che ci hai trasmesso. Noi, incerti nelle nostra fragilità, ma forti del dono ricevuto, ci incamminiamo sulla strada tracciata dal Padre: una vita d’amore.
Come lui, da figli riconoscenti, vogliamo aderire alla sua volontà, accogliendo il suo invito alla bontà, alla misericordia, al servizio soprattutto là dove la luce della speranza tende a spegnersi."

Madì Drello.

giovedì 1 gennaio 2009

DA MARIA ABBIAMO RICEVUTO CRISTO, L’AUTORE DELLA VITA.



Collocata immediatamente dopo il Natale, all'inizio del nuovo anno, la solennità della Madre di Dio ci ricorda che la figura di Maria non vive isolata nella storia della salvezza, ma va vista e compresa in riferimento a Cristo e alla sua Chiesa. Per l'intera umanità, il tempo e la storia sono stati contrassegnati da un evento straordinario: la venuta di Cristo, nato da Maria. Nel libro dei Numeri (I Lettura) troviamo la bellissima formula di benedizione che Dio, tramite Mosè, affida ai sacerdoti, perché la pronuncino sul suo popolo. Tutto è grazia! Le ore, i giorni, i mesi sono sotto il segno del "volto" di Dio.
Scrivendo ai Galati (II Lettura), san Paolo ci svela il piano di Dio: egli ha voluto che il suo Figlio si facesse uomo nascendo da una donna. Questo è avvenuto perché gli uomini diventassero suoi figli e vivessero come tali. Il Vangelo racconta la visita dei pastori al presepio: lieti della scelta che Dio ha fatto di invitarli alla grotta di Betlemme, rendono omaggio al Bambino. Anche Maria prega e medita nel suo cuore le grandi meraviglie operate da Dio. Al Bambino portato poi al tempio per la circoncisione viene dato il nome Gesù, che significa "il Signore salva".
Domenico Brandolino.
Da: "La Domenica" del 1 Gennaio 2009.

Preghiamo con il Vangelo di oggi:

"Con Maria, maestra di fede e di sapienza, vogliamo imparare a meditare su ciò che è avvenuto e accade in noi e attorno a noi, per conservare nella memoria ciò che dà senso al presente, per alimentare la gratitudine e dire grazie, sempre e comunque. Con i pastori, aperti allo stupore, vogliamo mantenere un cuore capace di riconoscere la grandezza di Dio nelle piccole cose e parlare agli altri del cielo che si è fatto vicino. A te, Gesù Emmanuele, la nostra lode e la nostra benedizione." Madì Drello.

LA SALA PARROCCHIALE.

LA SALA PARROCCHIALE.
La sala dove ci incontriamo il Sabato sera alle 20.00

IL SALONE PARROCCHIALE.

IL SALONE PARROCCHIALE.

Ancora noi....

Ancora noi....

Associazione.

Associazione.

Riunione settimanale.

Riunione settimanale.

Valerio, Don Mimì, Emanuele, Alessandra.

Valerio, Don Mimì, Emanuele, Alessandra.

Valerio ed Emanuele.

Valerio ed Emanuele.

Lucia ed Emanuele.

Lucia ed Emanuele.

La nostra chitarra...

La nostra chitarra...

Mimma, Stefano, Francesco, Nino, Mimmo, Imma.

Mimma, Stefano, Francesco, Nino, Mimmo, Imma.

Mariacristina e Marika.

Mariacristina e Marika.

Marta.

Marta.

Fiaccolata Delle Palme Pastorale Giovanile, 15 Marzo 2008.

Fiaccolata Delle Palme Pastorale Giovanile, 15 Marzo 2008.

La tombolata di Natale con i Bambini del Catechismo..

La tombolata di Natale con i Bambini del Catechismo..


V Convegno Diocesano Pastorale Giovanile,S.Anna 29 Dicembre 2008.

V Convegno Diocesano Pastorale Giovanile,S.Anna 29 Dicembre 2008.

La Chiesa di San Giovanni Battista di sera.

La Chiesa di San Giovanni Battista di sera.

La Parrocchia San Giovanni Battista in Matera.

La Parrocchia San Giovanni Battista in Matera.
La chiesa di San Giovanni Battista, (già nota nel 1204 come S. Maria Nuova) costruita nel 1233 sopra una chiesetta preesistente, in stile romanico pugliese, dopo essere stata abbandonata nel 1480, viene riaperta al culto nel 1695 da Monsignor del Ryos y Colminares. Accanto alla chiesa vi era la confraternita di Gesù flagellato, detta degli "Artisti", di recente riportata alla luce. A partire dal 1793 per dare stabilità alla costruzione, sono state eseguite molte riparazioni che hanno notevolmente modificato le strutture architettoniche. All'interno si rilevano equilibrio, robustezza di concezione e ricchezza di motivi allegorici. Lo schema planimetrico è rettangolare e a tre navate divise da otto pilastri a pianta quadrata - cui sono addossate quattro semicolonne - arricchiti da suggestivi capitelli con raffigurazioni antropomorfe, zoomorfe e vegetali. Finestrelle a feritoia e vetrate policrome interrompono il buio della chiesa. Gli archi longitudinali e traversi contribuiscono a creare nelle navate laterali le originali volte a crociera su costoloni. Tre eleganti balconate su archetti sostenuti da mensoloni sono su tre lati, mentre dietro l'altare maggiore si eleva l'abside finemente incorniciata riportata al suo primitivo stato nel 1926. "Un vero gioiello di architettura medioevale in cui gli elementi architettonici del romanico dell'Italia settentrionle si intrecciano con gli elementi orientaleggianti".NOTIZIE UTILI SULLA PARROCCHIA->Indirizzo:Via S. Biagio-MATERA-,75100(MT);Telefono: 0835/334182.

Agorà dei giovani del Mediterraneo- Matera, 8-12 Settembre 2009.

Agorà dei giovani del Mediterraneo- Matera, 8-12 Settembre 2009.