QUESTA Domenica può esser chiamata festa della "pienezza battesimale". In effetti essa è celebrazione dell'intimità tra Cristo e il fedele rinato con lui a Pasqua. Intimità che si snoda in un duplice movimento. Da un lato Gesù è sceso in mezzo a noi, dall'altro il credente deve rivolgersi a lui, seguendone le indicazioni di vita e rimanendo nel suo amore, unito cioè a lui come il tralcio alla vite. Identificandosi con la vera vite, Gesù rivela che i discepoli sono i tralci di quella pianta spirituale che è la Chiesa (Vangelo), la quale sarà rigogliosa se noi osserveremo i comandamenti del Maestro (II Lettura).
Chi poi accoglie lo Spirito ottiene la conoscenza vitale di Dio, è stimolato alle opere fraterne e inserito in Cristo. Difatti Paolo, che ha visto il Signore risorto, è approvato dagli Apostoli e annuncia con coraggio il Nome di Gesù ai fratelli ebrei, cosicché la Chiesa gode della pace ed è ricolma della consolazione dallo Spirito (I Lettura). Gesù poi avverte che il Padre, quale vignaiolo, pota il tralcio della vite, operazione dolorosa, ma necessaria, per portare frutto. Chi non rimane in Cristo è come un albero che non fruttifica: viene gettato nel fuoco per esser bruciato.
Sergio Gaspari, smm
Da: "La Domenica" del 10 Maggio 2009.
PREGA CON IL VANGELO
O Signore, datore di ogni dono, fa’ che tutto ciò che ci hai elargito, con l'aiuto della tua grazia, produca con abbondanza frutti, che ci facciano crescere nel tuo amore. Ottienici dal Padre celeste il coraggio di accettare la potatura della sofferenza e delle prove della vita, per diventare autentici tuoi discepoli e, in unione con te, seminatori di pace, di speranza e di amore, in un mondo dove tanti vi spargono semi di discordia e di violenza.
O Signore, datore di ogni dono, fa’ che tutto ciò che ci hai elargito, con l'aiuto della tua grazia, produca con abbondanza frutti, che ci facciano crescere nel tuo amore. Ottienici dal Padre celeste il coraggio di accettare la potatura della sofferenza e delle prove della vita, per diventare autentici tuoi discepoli e, in unione con te, seminatori di pace, di speranza e di amore, in un mondo dove tanti vi spargono semi di discordia e di violenza.
D. Mariano Grosso osb
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