IL VANGELO attesta che i discepoli di Gesù furono colti di sorpresa dalla risurrezione di Gesù: «infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti» (Gv 20,9). Come Marta, credevano nella risurrezione dell’ultimo giorno (Cfr Gv 11,24), ma una risurrezione come quella di Gesù non era nelle loro speranze. Avevano visto Lazzaro uscire dal sepolcro, ma i loro occhi non si erano aperti alle dimensioni del mistero della salvezza.
Non trovando il corpo di Gesù nel sepolcro, la Maddalena pensò che qualcuno l’avesse portato via, non che fosse risorto; e Tommaso pretese di toccare con mano il corpo di Gesù per credere che era risorto. Anche i nostri occhi di cristiani del ventunesimo secolo fanno fatica ad aprirsi al mistero con cui Dio salva il mondo. A Marta Gesù disse: «Non ho detto che, se crederai vedrai la gloria di Dio?» (Gv 11,40). Queste parole sono dette anche a noi, a ciascuno di noi, oggi; urtano la nostra poca fede e ci sollecitano a domandare che la fede diventi in noi più vera e più grande.
Tiberio Ognibeni, biblista
PREGA CON IL VANGELO
Giovanni precedette Pietro al sepolcro spinto dall’amore che nutriva per il Cristo; ma se lasciò che Pietro entrasse per primo, lo fece per umiltà. Quando arrivò primo al sepolcro, era attratto dall’amore di Cristo; quando cedette la precedenza a Pietro, fu guidato dal rispetto verso il primo degli apostoli. Pertanto Giovanni ha praticato l’umiltà nei confronti di Pietro e la fede verso Cristo.
(Cromazio di Aquileia, Sermoni.A cura di Luigi Gambero)
Da: "La Domenica" del 12 Aprile 2009, Pasqua di Risurrezione.
Il Gruppo Giovani nella gioia del Cristo Risorto augura a tutti una Santa Pasqua! Auguri!
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