Fin dall'antichità la Chiesa ha celebrato la venuta del Signore. Da questa certezza è scaturito il tempo di Avvento, che determina l'inizio di un nuovo anno liturgico. Se il Signore viene, dobbiamo intensificare il nostro viaggio spirituale nel mistero di Gesù, luce del mondo.
In questa I Domenica di Avvento si parla della venuta del Signore verso l'uomo. E' il tema della I Lettura, dove il profeta Isaia invoca il Signore: "Se tu squarciassi i cieli e scendessi".
Ma al movimento del Signore che viene, svelando il suo volto di " Padre e Redentore" , l'evangelista Marco avverte che deve corrisponderne un secondo, quello dell'uomo verso il suo Signore.
Gli imperativi sono insistenti: "State attenti, vegliate, vigilate". La tensione deve essere forte, come quella del portinaio pronto ad aprire la porta quando tornerà il padrone di casa.
Non sappiamo quando il Signore ritornerà; abbiamo però la certezza della fine dei tempi. E nel frattempo come dobbiamo comportarci? San Paolo (II Lettura) ci ricorda che abbiamo ricevuto ricchi doni: con le mani piene dei loro frutti, ci prepariamo, sereni ma operosi, per l'incontro finale con il Signore.
Da "La Domenica" del 30 Novembre 2008.
Preghiamo con il Vangelo di oggi:
"O Signore ti chiediamo di non farci mai mancare la capacità di essere vigilanti. Abbiamo bisogno del tuo sostegno per non cedere alla tentazione di dimenticarci del tuo ritorno e per non considerare la nostra vita terrena come la meta definitiva. Attendiamo con gioia la tua grazia, affinchè nell'attesa non ci addormentiamo sulle nostre miserie." AMEN. Nicola Gori.
In questa I Domenica di Avvento si parla della venuta del Signore verso l'uomo. E' il tema della I Lettura, dove il profeta Isaia invoca il Signore: "Se tu squarciassi i cieli e scendessi".
Ma al movimento del Signore che viene, svelando il suo volto di " Padre e Redentore"
Gli imperativi sono insistenti: "State attenti, vegliate, vigilate"
Non sappiamo quando il Signore ritornerà; abbiamo però la certezza della fine dei tempi. E nel frattempo come dobbiamo comportarci? San Paolo (II Lettura) ci ricorda che abbiamo ricevuto ricchi doni: con le mani piene dei loro frutti, ci prepariamo, sereni ma operosi, per l'incontro finale con il Signore.
Da "La Domenica" del 30 Novembre 2008.
Preghiamo con il Vangelo di oggi:
"O Signore ti chiediamo di non farci mai mancare la capacità di essere vigilanti. Abbiamo bisogno del tuo sostegno per non cedere alla tentazione di dimenticarci del tuo ritorno e per non considerare la nostra vita terrena come la meta definitiva. Attendiamo con gioia la tua grazia, affinchè nell'attesa non ci addormentiamo sulle nostre miserie." AMEN. Nicola Gori.